COS’E’ LA CORMOBILITA’ O CORMOBIDITA’ NEI DISTURBI DELL’ APPRENDIMENTO?
Spesso quando parliamo di DSA c’è un termine che viene utilizzato per indicare che due o più disturbi di origine diversa sono diagnosticabili nella stessa persona.
Cormobilità o cormobidità, sono due termini sinonimi che appartengono al linguaggio medico e psichiatrico, quando compaiono in una documentazione spesso abbiamo una definizione più complessa che prende il nome di “doppia diagnosi”, proprio perché i due disturbi sono indipendenti l’uno dall’altro.
La Consensus Conference, sia nel documento del 2007 che in quello del 2011, considera la cormobilità una caratteristica rilevante nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
[…] E’ frequente accertare la compresenza nello stesso soggetto di più disturbi specifici dell’apprendimento o la compresenza di altri disturbi neuropsicologici (come l’ADHD, disturbo dell’attenzione con iperattività) e psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta.
– (Consensus Conference 3, 2011).
Nel documento più recente stilato dall’Istituto Superiore di Sanità si fa riferimento, in particolare, al profilo di cormobilità tra DSA e ADHD, riportando uno studio condotto da Mayes e collaboratori (2000) in cui si evidenzia che la co-occorrenza di questi due disturbi comporta un peggioramento in entrambi.
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La Cormobilita’ nei vari DSA: Iperattivita’ e Disattenzione (ADHD)
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Spesso, al disturbo ADHD si accompagnano altre condizioni di interesse clinico:
- disturbo d’ansia (generalizzato o misto)
- disturbo oppositivo-provocatorio (DOP)
- disturbi dell’umore (di tipo depressivo, bipolare o dirompente)
Tutti si possono manifestare sul piano comportamentale con sintomi che la letteratura fa rientrare in due grandi macrocategorie:
SINTOMI ESTERNALIZZANTI
Problematiche dirette verso l’esterno e altre persone:
- oppositività aperta o subdola;
- aggressività esplosiva;
- provocatorietà, sfida e irritabilità.
SINTOMI INTERNALIZZANTI
Problematiche su cui il bambino ripiega, senza mostrarle agli altri o portarle all’esterno:
- povertà delle relazioni sociali e ritiro;
- tendenza alla rinuncia;
- inibizione emotiva e intellettiva;
- scarsa autostima;
- demotivazione.
Si stima che circa l’85% delle persone con ADHD abbia almeno un altro disturbo in cormobilità. Tra quelli più frequenti associati vi son: (MTA Cooperative Group, 1999): Disturbo oppositivo-provocatorio (67%), Disturbo della condotta (46%), Disturbi d’ansia (44%), Depressione (32%) (Steinhausen et al., 2006).
La Cormobilita’ nella Discalculia
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In Italia mancano dati epidemiologici sulla cormobilità, tra discalculia e altri disturbi di apprendimento, le percentuali tendono a variare fortemente a seconda degli strumenti e dei criteri diagnostici utilizzati. La cormobidità che riceve maggior interesse è quella che riguarda l’associazione tra discalculia e dislessia.
Lewis e Walker (1994) riportano una stima di circa il 40% di cormobilità dei due disturbi in un campione statunitense de bambini di 9 10 anni.
In Gracia, Koumoula e colleghi (2004), nel loro campione di alunni dalla terza alla quinta classe della scuola primaria, hanno riscontrato una percentuale del 12% di discalculici con associata dislessia. Questa percentuale aumenterebbe al 27% se, oltre alla dislessia, alla discalculia è associato anche un disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
In Israele, Shalev, Manor e Gross-Tsur (1997) hanno rilevato un’incidenza del 25% di dislessia e discalculia in associazione, in un campione di alunni della classe quinta di scuola primaria.
Come Procedere Quando Viene Identificata una Cormobilita’?
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- Identificazione dei casi a rischio: sarebbe ottimale riuscire ad ottenere un’identificazione precoce dei potenziali casi a rischio;
- Utilizzare gli strumenti di valutazione: il primo passo è capire quali sono le aree deficitarie dove poi impostare un adeguato programma di potenziamento;
- Recupero e potenziamento: intervenire in maniera precoce e pertinente costituisce un passo fondamentale verso la risoluzione delle problematiche;
- Attuazione di strategie adeguate nella scuola: la scuola deve attuare misure che aiutino il bambino/ragazzo ad apprendere in modo efficace anche con l’utilizzo dei vari strumenti compensativi e promuovendo un apprendimento sano e collaborativo fra tutte le parti.
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