Spesso quando parliamo di DSA c’è un termine che viene utilizzato per indicare che due o più disturbi di origine diversa sono diagnosticabili nella stessa persona. Cormobilità o cormobidità, sono due termini sinonimi che appartengono al linguaggio medico e psichiatrico, quando compaiono in una documentazione spesso abbiamo una definizione più complessa che prende il nome …
Alcune stime italiane identificano come il 3,5% (range 3,2-3,9%) della popolazione scolastica abbia caratteristiche di DSA legate alla letto-scrittura (Barbiero et al., 2019), mentre non si conoscono i dati relativi alla discalculia evolutiva (DE). Si può tuttavia ritenere che una percentuale più bassa sia riferibile a una condizione di disturbo del calcolo o discalculia evolutiva …
La ricerca sui DSA ha notevolmente elevato il livello di conoscenza circa la natura delle difficoltà e le modalità per affrontarla: ne ha circoscritto l’eziologia, le implicazioni delle funzioni esecutive, messo in luce gli ambiti coinvolti. Ne ha individuato la possibile comorbidità con problematiche emotive e comportamentali; ci aggiorna sulle percentuali di disturbi internalizzanti ed …
Il laboratorio è un ambiente attrezzato, ma allo stesso tempo, è anche uno “spazio mentale attrezzato” , una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o cambiarla. Esso equivale a qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa. In altre parole il laboratorio …
La capacità di leggere un testo con chiarezza e fluidità e comprenderne il significato è un traguardo che sia nei bambini con dislessia sia in alcuni bambini che non sono affetti da questo disturbo, rappresenta un obiettivo non pienamente raggiunto anche al termine del percorso scolastico, questo perchè nella competenza di lettura vengono messi in …
Il nostro cervello fin dalla nascita è predisposto all’elaborazione dell’informazione di tipo numerico: Antell e Keating (1983), sfruttando la tecnica di abituazione/disabituazione, hanno mostrato a neonati, da uno a dodici giorni di vita, dei cartoncini con disegnati due pallini neri posti a distanza variabile. Dopo ripetute visualizzazioni, i bambini incominciavano a porre meno attenzione ai disegni, essendosi …
La disgrafia e la disortografia sono i due Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) a carico della scrittura riconosciuti dalla Legge 170/2010. Tali disturbi sono riconducibili a una compromissione nei processi su cui si basa il compito di trascrizione. L’apprendimento della scrittura si basa su abilità cognitive relative agli aspetti linguistici (abilità fonologiche) e gli aspetti esecutivo-motori (abilità visuo-percettive, abilità motorie …
Il PDP è un documento articolato composto da più sezioni, dove vanno inserite tutte le informazioni relative all’alunno. Nello specifico le competenze sulle sue abilità di scrittura, di lettura e calcolo. Oltre a ciò, se necessari sono aggiunti anche gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. Il PDP in genere è utilizzato quando uno studente …
CHE COSA SONO LE TIC? Quando si parla di TIC si intende l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto dei processi di apprendimento. Ovviamente la tecnologia intesa come opportunità per semplificare, agevolare e ottimizzare la vita. – Non è una verità assoluta, ma nell’ambito della didattica da qualche tempo i dispositivi e i processi …
Un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) riguarda una difficoltà di apprendimento e di utilizzo di specifiche abilità di lettura, ortografia, scrittura, e/o aritmetica. Dalle stime effettuate si evidenzia che questo disturbo interessa tra il 5% al 15% tra i bambini e giovani di tutto il mondo (Grigorenko et al.; 2020), mentre l’ultimo rapporto MIUR (2019) indica …