Applicazione del Training Mindfulness in bambini con ADHD

Applicazione del Training Mindfulness in bambini con ADHD

Cos’è la Mindfulness

Il termine Mindfulness significa “essere pienamente presenti e consapevoli di ciò che sta accadendo in un preciso momento”, nell’etimologia originale fa riferimento a uno stato caratterizzato da presenza mentale  in cui da un lato i fenomeni interni vengono visti come realmente sono e dall’altro si distingue fra i fenomeni esterni e le proprie proiezioni e distorsioni mentali (Tsoknyi, 1998; Uchiyama, 2004).

Il fondatore dell’attuale  uso clinico della mindfulness, Jon Kabat-Zinn, la definisce come “il porre l’attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn, 1994).

La mindfulness è quindi caratterizzata da due componenti strettamente interconnesse tra loro: l’abilità di dirigere l’attenzione al momento presente (intenzionalità, autoregolazione dell’attenzione) e l’atteggiamento con cui lo si fa, fatto di curiosità, apertura e accettazione (Bishop et al., 2004).

Queste componenti permettono alla persona di relazionarsi  in maniera mindful (consapevole) alle proprie esperienze, con l’atteggiamento di essere presenti ad esse ma in modo non critico e non ansiogeno. La psicologia contemporanea, seppur tra le difficoltà di definizione di un fenomeno estremamente complesso (Chiesa, 2013), considera la mindfulness come una specifica modalità di vivere l’esperienza interna ed esterna con attenzione consapevole, accettandola momento dopo momento così com’è, senza giudicarla e senza identificarsi nei propri  contenuti mentali. L’obiettivo principale della pratica mindfulness è quello di coltivare una comprensione  e accettazione profonda di qualunque cosa accada  attraverso un lavoro attivo con i propri stati mentali (Bishop, 2002; Fabbro e Muratori).

Per approfondire:

Seminario online: Introduzione alla Mindfulness

EBOOK GRATUITO: ADHD – ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO E VITA QUOTIDIANA

CORSO ONLINE: PRATICHE LUDICO-MEDITATIVE IN ETA’ EVOLUTIVA – Coltivare il benessere

Come viene applicata la Mindfulness nei bambini con ADHD?

La ADHD è un disturbo comportamentale  con sintomi quali: disattenzione, iperattività. L’eziologia chiama in causa fattori genetici e ambientali, psicosociali e  culturali, ad oggi i sintomi dell’ADHD sono stati trattati con diverse terapie, e le terapie mente-corpo (come la mindfulness) sono quelle più utilizzate perchè hanno un impatto notevole sul funzionamento psicosociale, emotivo e neurobiologico (Kemper, 2011). Gli interventi terapeutici basati sulla mindfulness mostrano risultati positivi nel trattamento di bambini e ragazzi con disturbo oppositivo e della condotta, disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, ansia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo (Burke, 2010; Rempel, 2012; Zenner, Swain et al.,2016). Con la mindfulness bambini e adolescenti accrescono la consapevolezza  (reagendo in meaniera meno automatica) e imparano a “essere presenti in modo consapevole” nel respiro, nel corpo, nei pensieri,nelle azioni (Baer, 2003; Shapiro, Carlson e Astin. 2006). La meditazione facilita la riduzione di comportamenti aggressivi, aumenta le capacità di riconoscimento delle emozioni, favorendo una funzionale attivazione emotiva, al fine di ridurre  la vulnerabilità verso sintomi anche di tipo psichiatrico (Singh et al., 2010). L’impiego di pratiche mindfulness nel lavoro con i bambini di età scolare, inoltre, sembra modificare in modo funzionale i processi di accuratezza e inibizione della risposta , favorendo lo sviluppo di maggiori competenze legate alle funzioni esecutive. Nella sintomatologia ADHD si è potuto notare che esistono dei miglioramenti funzionali e strutturali sul sistema attentivo, in particolare rispetto  ai meccanismi di autoregolazione e di inibizione della risposta automatica, anche i problemi  nel prestare attenzione  e le abilità cognitive, nonchè la pianificazione e la capacità di concentrazione sembrano migliorare sorprendentemente.

Limiti e prospettive future per questa pratica nei bambini con ADHD

In generale la mindfulness è sicuramente una pratica positiva nei bambini con ADHD, ma è necessario sottolineare che essendo una tecnica ad oggi non totalmente  adoperata per questa problematica, si evince  che  i campioni presi in riferimento non possono rappresentare la popolazione globale. I benefici di un programma terapeutico possono essere misurati con indicatori che combinino insieme le due differenti dimensioni che caratterizzano l’esito  di un  intervento a seguito di follow-up stabiliti in un dato arco temporale: la dimensione quantitativa, che riguarda la diminuzione della sintomatologia  del quadro ADHD, e quella qualitativa, espressa dal miglioramento atteso nella qualità di vita dei bambini e dal miglioramento del funzionamento sociale, familiare, scolastico.

In futuro si potrà testare ancora meglio l’efficacia del training mindfulness puntando l’attenzione su alcune variabili come:

  • comprenderne l’efficacia rispetto alla tipologia di disturbo del bambino (i sottogruppi ADHD): combinato, inattentivo, impulsivo-iperattivo;
  • comprenderne l’efficacia rispetto alla presenza di cormobilità che hanno un’ampia frequenza con il disturbo, come ad esempio il disturbo oppositivo provocatorio o i disturbi specifici di apprendimento;
  • monitorare ansia e depressione, spesso presenti in cormobilità;
  • scale di valutazione per la valutazione del disturbo da deficit di attenzione con o senza iperattività da somministrare e di altri disturbi eventualmente presenti in cormobilità.

di Simona Sartoretto

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