Il concetto di Learning readiness indica tutto quel vasto insieme di conoscenze, abilità atteggiamenti, che devono essere acquisiti prima delle conoscenze. In definitiva, è certo che gli apprendimenti pregressi sono la miglior base per costruire altri apprendimenti, possedere un buon livello di readiness ossia “prontezza” cognitiva ad esempio nella scuola dell’infanzia permette di affrontare con serenità le sfide …
Spesso quando parliamo di DSA c’è un termine che viene utilizzato per indicare che due o più disturbi di origine diversa sono diagnosticabili nella stessa persona. Cormobilità o cormobidità, sono due termini sinonimi che appartengono al linguaggio medico e psichiatrico, quando compaiono in una documentazione spesso abbiamo una definizione più complessa che prende il nome …
Alcune stime italiane identificano come il 3,5% (range 3,2-3,9%) della popolazione scolastica abbia caratteristiche di DSA legate alla letto-scrittura (Barbiero et al., 2019), mentre non si conoscono i dati relativi alla discalculia evolutiva (DE). Si può tuttavia ritenere che una percentuale più bassa sia riferibile a una condizione di disturbo del calcolo o discalculia evolutiva …
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è la classificazione diagnostica utilizzata per descrivere una popolazione eterogenea di individui che presentano difficoltà legate alla disattenzione, all’iperattività e all’impulsività (Cornoldi., 2012). È un disturbo evolutivo dell’autoregolazione del comportamento di origine neurobiologica che interferisce con il normale funzionamento e lo sviluppo del bambino. Nei bambini e negli …
La ricerca sui DSA ha notevolmente elevato il livello di conoscenza circa la natura delle difficoltà e le modalità per affrontarla: ne ha circoscritto l’eziologia, le implicazioni delle funzioni esecutive, messo in luce gli ambiti coinvolti. Ne ha individuato la possibile comorbidità con problematiche emotive e comportamentali; ci aggiorna sulle percentuali di disturbi internalizzanti ed …
La dislessia, o disturbo specifico di apprendimento di lettura, costituisce l’esempio più significativo dei disturbi specifici di apprendimento (DSA), ovvero della condizione in cui, in assenza di disabilità o di altre situazioni sfavorevoli, il bambino presenta un’incapacità ad apprendere a leggere in maniera adeguata. Per quanto l’apprendimento della scrittura implichi anche la capacità di comprendere …
È elevato il numero di bambini che, nella scuola dell’obbligo, presentano difficoltà di attenzione e autocontrollo. In particolare, i bambini per cui si può parlare di Disturbo da Deficit di Attenzione/iperattività (DDAI) costituiscono non solo uno dei problemi più significativi incontrati dalla scuola, ma sono anche a forte rischio per lo sviluppo di altre problematiche, ad …
I minori si avvicinano all’uso dello smartphone a un’età sempre più bassa, attratti dall’opportunità di comunicare senza limiti di spazio e di tempo, e i videogiochi online offrono loro la possibilità di interagire con altri utenti in rete. BAMBINI E SMARTPHONE: UN PO’ DI NUMERI Dal report EU Kids Online Italy del 2018 si evince che lo …
La lettoscrittura indica l’insieme delle abilità di lettura e scrittura, in relazione al loro apprendimento. Non per tutti i bambini è un percorso semplice e spontaneo che rientra nelle tappe della crescita, nei bambini con Difficoltà o Disturbi Specifici di Apprendimento è necessario attuare strategie ed interventi mirati. L’APPRENDIMENTO DELLA LETTOSCRITTURA Il processo di lettura e …
Cosa sono i Disturbi Specifici Dell’Apprendimento I disturbi specifici dell’apprendimento sono disturbi di origine neurobiologica che riguardano le abilità di lettura, scrittura e calcolo. In particolare si distinguono 4 disturbi specifici: Secondo il Ministero dell’Istruzione, in Italia ci sono 298.114 alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento, pari al 4,9% del totale degli …