I processi di lettura e comprensione del testo nei bambini con dislessia
La capacità di leggere un testo con chiarezza e fluidità e comprenderne il significato è un traguardo che sia nei bambini con dislessia sia in alcuni bambini che non sono affetti da questo disturbo, rappresenta un obiettivo non pienamente raggiunto anche al termine del percorso scolastico, questo perchè nella competenza di lettura vengono messi in atto dei processi ben distinti che in alcuni bambini non sono pienamente sviluppati.
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Per approfondire:
In cosa consiste la competenza di lettura?
Si può legittimamente identificare con la capacità di capire forme diverse di linguaggi scritti, cioè di ricostruire il significato. Si tratta di un’operazione complessa che va ben oltre la decodificazione letterale del testo.
Gli studi di linguistica, da un ventennio almeno, hanno sottolineato l’aspetto della comprensione come primario rispetto a quello della pura decodifica anche nel caso di disturbi della lettura. L’area della competenza della lettura si può dire delimitata da due fattori di fondo: i processi cognitivi di comprensione della lettura e gli scopi della lettura. Fra i numerosi processi e abilità indicati dalla letteratura di settore, ce ne sono alcuni più in evidenza rispetto ad altri e sono:
- Identificare il messaggio, l’idea centrale e le informazioni esplicite del testo, il bambino decodifica il significato letterale della singola parola e della singola frase e decifra le informazioni direttamente reperibili nel testo;
- Fare inferenze, non accade mai, neanche nei testi più elementari, che si dica tutto, cioè che si rendano espliciti tutti i legami fra le informazioni. Chi legge è perciò chiamato a integrare attivamente i dati veicolati dal testo e a riempire i “vuoti” d’informazione per ricostruirne il significato;
- Interpretare informazioni e concetti, questo processo rappresenta una sorta di sintesi fra i primi due. Il bambino, in grado di decodificare il senso letterale del testo e di riempire i “vuoti”, mette in opera le abilità acquisite per cogliere significati del testo rapportabili alla propria esperienza.
- Analizzare il linguaggio e gli elementi testuali, questo rappresenta un livello più sofisticato di approccio al testo per la cui lettura si utilizza la conoscenza di categorie linguistiche e grammaticali al fine di scoprire il punto di vista dell’autore e gli espedienti con cui ha costruito il testo.
Cosa succede nei bambini con dislessia?
Leggere è un’abilità complessa da acquisire e spesso si impiega molto tempo prima di riuscire a padroneggiare con sicurezza un testo. Alcuni bambini provano grandi difficoltà a leggere. Secondo il manuale diagnostico ICD-10, la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, stilata dall’organizzazione Mondiale della Sanità, questa difficoltà rientra nei disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche e con il codice F81.o viene descritta come Disturbo specifico della lettura o Dislessia.
Quest’ultimo contempla compromissioni nell’accuratezza (errori) e può comportare anche difficoltà di comprensione. Secondo le definizioni inserite nella Legge 170/2010, la dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), che dal punto di vista clinico
“si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie la lettura di lettere, di parole e non parole, di brani”.
Alcuni studi hanno evidenziato come l’azione delle FE (funzioni esecutive), siano coinvolte in modo significativo nell’acquisizione delle abilità di lettura, scrittura, calcolo (Bull e Scerif, 2001; Blair e Razza, 2007; Clark et al., 2010) e la loro funzione di predittori del rendimento scolastico (Fuhs, Farran e Nesbitt, 2015; Zelazo; Blair e Willoughby, 2016; Nguyen er Duncan, 2019) in bambini con differenti età, sia che presentino uno sviluppo tipico che disturbi specifici dell’apprendimento o ADHD.
Ci sono strategie per migliorare la capacità di lettura nei bambini dislessici?
Un sistema efficace per potenziare la capacità di lettura utilizzato dai professionisti è il training di potenziamento sublessicale che permette di rafforzare il sistema fonologico attraverso esercizi specifici, favorendo l’automatizzazione del processo di decodifica e aumentando la velocità di lettura, senza peggiorare i livelli di accuratezza. Inoltre è particolarmente indicato se viene messo in atto durante la scuola primaria, quando ancora il processo di apprendimento della lettura no si è stabilizzato. Anche a casa il bambino può essere aiutato con alcune attività che stimolano l’apprendimento della lettura:
- Far leggere al bambino testi che hanno argomenti per lui interessanti;
- Leggere per lui o insieme a lui testi di canzoni;
- Proporre giochi che permettono di comporre e scomporre la parola, ad es. Scarabeo;
- Consigliare al bambino di seguire la riga del testo da leggere con il dito per evitare di saltarla;
- Costruire e cercare rime;
- Spezzare la parola in sillabe;
- Giocare con le catene sillabiche, l’ultima sillaba è utilizzata come sillaba iniziale di quella seguente;
- Giocare con il Memory parola-immagine;
Sull’argomento ci sono studi che forniscono certezze su come le strategie funzionino sul miglioramento del disturbo, va comunque sottolineato il fatto che ogni bambino è diverso dall’altro, e per ognuno vengono messi in atto metodi personalizzati in base alle caratteristiche del bambino stesso, per questo la letteratura scientifica parla di nuovi trattamenti innovativi utilizzati per intervenire con metodi efficaci e adeguati nell’affrontare il disturbo.
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