Ansia da prestazione e apprendimento scolastico

Ansia da prestazione e apprendimento scolastico

L’ansia da prestazione scolastica è una condizione di disagio e agitazione intensa che uno studente manifesta nel momento in cui si trova a dover affrontare una situazione di prestazione a livello scolastico, che può scatenarsi quando l’allievo deve sottoporsi ad una interrogazione, o ad una verifica scritta. In generale lo studente vive una forte paura dell’insuccesso, del giudizio negativo e dell’eventualità che non è capace a superare la prova che deve affrontare. Anche se lo studente a volte è molto diligente e capace, può comunque essere timoroso e ipersensibile alle critiche scatenando il più delle volte delle reazioni esagerate alla minima sensazione di non essere del tutto capace.

Di fronte all’anticipazione di un fallimento nello svolgimento di una performance scolastica (Prior, Smart e Oberklaid, 1999) l’ansia si associa a uno stato di marcata apprensione e vigilanza, a comportamenti protettivi o di evitamento; ulteriori sintomi riguardano il manifestarsi di somatizzazioni come tensione muscolare, disfunzioni dell’apparato gastrointestinale, cefalee o dolori agli arti (Huntington e Bender,1993;masi,1999). Seguendo un processo circolare,tali ripercussioni emotive e fisiologiche predispongono gli alunni e anche studenti con dsa a un ulteriore peggioramento prestazionale e l’intensificarsi di stili attributivi disfunzionali (De Beni, 2000).

Cosa sono gli stili attributivi e quali sono?

Gli stili attributivi si configurano come delle spiegazioni o percezioni soggettive di eventi, di successi, di fallimenti, la teoria delle attribuzioni affonda le sue radici in alcuni studi del secolo scorso (Heider, 1958; Kelley, 1973; Weiner, 1985), in pratica la teoria vuole spiegare che tutti i bambini prima o poi affrontano dei successi e insuccessi, e non tutti si danno spiegazioni del perché hanno fallito,lo stile attributivo, si riferisce proprio a questo, alla spiegazione che una persona si dà dei successi propri e altrui. Se un bambino è solito ad attribuire successi e insuccessi all’impegno, tenderà a non scoraggiarsi,sviluppando emozioni positive, se invece tende ad attribuire le sue difficoltà a scuola ad una mancanza di capacità, tenderà ad essere incline a scoraggiarsi e a mollare, in base a ciò possiamo si evidenziano vari stili attributivi che in generale sono importanti per lo scatenarsi dell’ansia da prestazione, e sono:

  • Stile abile: credenza che le cose riescono bene perché si è bravi; se non riescono non si è bravi ed è inutile provare.
  • Stile depresso: il comportamento è rinunciatario si tende ad evitare compiti e situazioni valutative.
  • Stile pedina: sia il successo o l’insuccesso sono dovute a cause esterne (situazione fatalista).
  • Stile impegno strategico: sforzo intenzionale che individua strategie più adeguate per portare a termine il compito con successo.

Come si puo’ superare l’ansia da prestazione scolastica?

Si può seguire un decalogo semplice e diretto:

  • Non chiedere “com’è andata a scuola?”, spostiamo l’attenzione sulla persona e non sull’attività scolastica.
  • Lasciare il bambino fare i compiti da solo,il processo di autonomia si costruisce con la fiducia.
  • Non dire “hai sbagliato!”, non denigrare il suo operato.
  • Non farsi vedere preoccupati per un voto negativo: non mostrarsi arrabbiati e preoccupati per un compito eseguito male.
  • Comprendere le ansie del bambino: parlare con comprensione rafforza l’autostima.
  • Farlo pensare positivo: dire che il compito andrà bene e che comunque l’importante è avercela messa tutta.
  • Aiutare il bambino a sopportare la frustrazione: aiutarlo a superare la sconfitta,nella vita si può cadere.
  • Imparare a gestire l’ansia e a “contenerla”: insegnare qualche tecnica di rilassamento.
  • Parlare dello stato d’animo ansioso: magari prima di un’interrogazione è preferibile che il bambino parli del suo sentirsi agitato.
  • Se l’ansia non passa?, se dopo tutti gli accorgimenti messi in atto l’ansia non si calma è bene prestare attenzione anche ad aspetti più profondi insiti nel bambino.

Per approfondire: