Disturbi specifici dell’apprendimento: il miglior strumento compensativo è un insegnante empatico e attento
Ogni studente, a qualsiasi livello scolastico, ha obiettivi da raggiungere, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono difficoltà che possono ostacolare il percorso scolastico di molti ragazzi. Gli studenti con DSA possono avere difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nella comprensione di informazioni complesse. Per aiutarli ad affrontare queste difficoltà, gli insegnanti e gli specialisti mettono a disposizione degli strumenti compensativi e dispensativi.
Questi strumenti, come evitare di leggere ad alta voce o utilizzare un lettore vocale, sono pianificati da insegnanti e specialisti in collaborazione per garantire che gli studenti con DSA abbiano accesso a un’istruzione inclusiva. È importante pianificare gli obiettivi e gli strumenti compensativi e dispensativi all’interno di un piano didattico personalizzato, che può essere condiviso con genitori e specialisti e sottoscritto. Tuttavia, gli strumenti non sono sufficienti per garantire una formazione adeguata per gli studenti con DSA. Tuttavia, il miglior strumento compensativo per gli studenti con DSA è un insegnante empatico e attento.
Per approfondire: COSA SONO I DSA
Il ruolo dell’empatia nella relazione con studienti con DSA
Un insegnante empatico è in grado di capire le difficoltà che gli studenti con DSA incontrano ogni giorno. Sanno quando è il momento di fare una pausa e quando un compito diventa troppo frustrante, mettendo a rischio l’autostima degli studenti. Inoltre, un insegnante empatico è in grado di fornire un’iniezione di autostima e motivazione quando necessario, e sa quando è il momento di chiedere aiuto a uno specialista.
L’insegnante empatico si pone al fianco del suo alunno in un percorso di apprendimento che richiede attenzione e dedizione, soprattutto per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) che spesso incontrano maggiori difficoltà.
Ma l’empatia da sola non è sufficiente. Gli insegnanti devono comprendere le sfide che gli studenti con DSA affrontano e creare un ambiente inclusivo e accogliente per tutti gli studenti. Devono personalizzare l’insegnamento in base alle esigenze individuali degli studenti e monitorare costantemente il loro progresso per assicurarsi che raggiungano il loro pieno potenziale. La presenza di insegnanti empatici e attenti è fondamentale per garantire una formazione inclusiva e di alta qualità per gli studenti con DSA.
Per approfondire: Quali sono i principali strumenti compensativi per i DSA?
L’insegnante, il miglior strumento per il successo degli alunni con DSA
È importante ricordare che gli alunni con DSA non possono essere giudicati con gli stessi parametri degli altri studenti, così come non si pretende che un pesce voli o una tartaruga corra. Tuttavia, se forniti degli strumenti adeguati che superino le loro barriere, possono raggiungere risultati straordinari. In questo senso, l’insegnante rappresenta lo strumento più prezioso e determinante per il successo degli alunni con DSA. Egli deve possedere una solida conoscenza di tali strumenti e della loro applicazione, ma allo stesso tempo deve evitare di utilizzarli in modo meccanico o didascalico. Solo in questo modo si potranno ottenere i migliori risultati nell’accompagnamento degli studenti con DSA nel loro percorso di apprendimento.
Indubbiamente, l’importanza della comunicazione non può essere sottovalutata nel rapporto con i ragazzi con DSA. È necessario incoraggiare la comunicazione aperta per creare un ambiente di fiducia e di comprensione reciproca. Tuttavia, è importante considerare che spesso questi ragazzi si sentono in una situazione di isolamento e di emarginazione, quindi devono sapere che vengono ascoltati e che le loro emozioni sono importanti.
In questi casi, l’empatia dell’insegnante può fare la differenza: spesso, basta uno sguardo per comprendere che c’è bisogno di un aiuto che vada oltre l’utilizzo di strumenti compensativi. Un insegnante attento e competente deve essere in grado di leggere i segnali non verbali e di comprendere le sfumature dell’espressione emotiva dei propri alunni, per individuare le necessità specifiche e intervenire in modo mirato.