LA DIDATTICA LABORATORIALE PER FAVORIRE L’ APPRENDIMENTO

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LA DIDATTICA LABORATORIALE PER FAVORIRE L’ APPRENDIMENTO

Il laboratorio è un ambiente attrezzato, ma allo stesso tempo, è anche uno “spazio mentale attrezzato” , una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o cambiarla. Esso equivale a qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa. In altre parole il laboratorio va inteso come luogo fisico e mentale che pone il soggetto al centro dell’apprendimento.

Se consideriamo i laboratori scolastici, sono locali appositamente costruiti e attrezzati per produrre apprendimenti specialistici. Tra le diverse tipologie presenti nelle scuole, ricordiamo i laboratori linguistici, i laboratori informatici e multimediali, quelli grafici, e ancora i laboratori specialistici di chimica, fisica, macchine utensili. Si aggiungono ad essi gli atelier artistici e i laboratori teatrali e musicali. I laboratori servono a tradurre in competenze pratiche le conoscenze acquisite in via teorica attraverso i libri di testo oppure ad imparare facendo.

I LABORATORI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA

Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria la didattica laboratoriale supera i confini materiali delle quattro mura dei locali da laboratorio per invadere l’aula. Al di là della presenza o meno di laboratori specifici, come l’aula informatica, l’aula di scienze, il laboratorio per la ceramica e l’arte. Infatti la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, essendo le scuole del fare per eccellenza si basano su una didattica laboratoriale in senso lato, cioè una didattica che prevede nella pratica quotidiana il ricorso ad attività costruttive, concrete, al fine di comprendere praticamente le conoscenze.

Anche nella scuola secondaria la didattica laboratoriale deve essere promossa perché consente agli alunni di dominare il senso del loro apprendimento, mostrando loro il “perché”, lo scopo dell’operazione concreta. Il laboratorio viene considerato come lavoro produttivo, ma anche simulazione mentale e materiale di un certo fenomeno. Con il lavoro laboratoriale gli alunni dominano il senso del loro apprendimento, perché producono, perché operano concretamente, perché nel” fare” sanno dove vogliono arrivare e per quali scopi.

QUALI SONO GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA DIDATTICA LABORATORIALE?

Ci sono vari elementi di rilevante importanza:

  • La manipolazione concreta;
  • L’uso di una procedura cadenzata e precisa;
  • La creatività (ogni alunno deve avere la possibilità di personalizzare il lavoro che sta facendo);
  • Lo spiazzamento cognitivo (ogni alunno deve poter scoprire qualcosa di nuovo e meravigliarsi di fronte alla scoperta);
  • La scoperta si deve situare alla giusta distanza tra ciò che già si conosce e ciò che non si conosce ancora (mi meraviglio, ma afferro in maniera solida il nuovo significato);
  • La molteplicità dei livelli di interpretazione e la pluralità dei punti di vista;
  • La valenza metaforica (richiama e rievoca in me esperienze vissute familiari);
  • Il coinvolgimento emotivo e cognitivo (imparo agendo).

La didattica laboratoriale si rifà al modello teorico dell’apprendimento attraverso l’interazione tra pari e si realizza mediante il metodo operativo composto dai seguenti elementi:

  • La problematizzazione, che consiste nell’assunzione, nella definizione e nella contestualizzazione del problema da affrontare in vista di una soluzione;
  • L’operatività, che fa riferimento all’insieme di azioni finalizzate alla realizzazione di operazioni concrete e mentali;
  • La ricerca, che consiste nell’individuazione, nella sperimentazione e nella valutazione di soluzioni possibili e funzionali;
  • Il prodotto, che è ciò che di concreto e visibile viene realizzato al termine dell’attività;
  • Il controllo, che riguarda la valutazione sia del processo che porta alla realizzazione del prodotto sia del prodotto stesso, che deve essere funzionale alla risoluzione del problema;
  • La formalizzazione, che è la concettualizzazione dei processi che hanno portato alla soluzione del problema;
  • La documentazione, che è l’insieme dei resoconti dei percorsi seguiti, dei processi attivati, dei risultati ottenuti.

LE ESPERIENZE LABORATORIALI FAVORISCONO ANCHE GLI INSEGNANTI?

Le esperienze laboratoriali permettono all’insegnante di testare l’efficacia dell’insegnamento-apprendimento, perché osservando gli alunni all’opera è possibile verificare se sono padroni dell’apprendimento oppure se necessitano di essere guidati, attraverso interventi mirati. Il ruolo dell’insegnante si articola nelle funzioni di:

  • Tutorato e consulenza;
  • Progettazione e organizzazione;
  • Facilitatore dell’interazione fra diversi soggetti;
  • Negoziazione.

Il motto “si impara facendo” esplicita il fatto che l’essere padroni di una certa competenza è l’esito del percorso, non il presupposto.