QUALI SONO LE AREE IN CUI LE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO EMERGONO CON PIU’ EVIDENZA?

difficoltà bambini dsa

QUALI SONO LE AREE IN CUI LE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO EMERGONO CON PIU’ EVIDENZA?

AREA LINGUISTICA: LETTURA E SCRITTURA

Nel corso della prima elementare e a conclusione del primo anno di scuola, la caratteristica più evidente è la LENTEZZA. Nella maggior parte dei casi gli studenti compiono sforzi immani per leggere e scrivere in modo fluente, senza riuscire ad essere al passo coi compagni di classe. Questo è riscontrabile soprattutto nella lettura ad alta voce: possono scambiare sillabe e lettere visivamente simili (p/q – b/d), omettere le lettere, le parole o addirittura saltare intere righe. Tutti questi sforzi si riflettono, poi, in una ridotta capacità di comprendere il testo scritto, proprio perché i processi cognitivi sottostanti queste abilità non diventano automatizzati, risucchiando tutte le energie cognitive del bambino.  

Allo stesso modo, anche la capacità di scrivere in modo armonico e fluente è molto ridotta e difficoltosa. La mano può scorrere con fatica sul piano di scrittura e l’impugnatura della penna è spesso scorretta: la pressione esercitata della mano sul foglio è solitamente molto rigida e il gesto non è fluido.

Anche la forma, le dimensioni e i legami tra le lettere possono essere scorretti. Tipicamente la grafia è poco leggibile, e può accadere che il bambino non riesca a scrivere in corsivo.

L’alunno può fare confusione tra lettere che hanno suoni simili (t/d-r/l-d/b-v/f) e/o una grafia simile (p/b/d/g/q-a/o-e/a), non riuscire ad usare in modo adeguato lo spazio del foglio durante la scrittura, avere delle grandissime difficoltà durante la trascrizione di un dettato o dei compiti alla lavagna. Inoltre, è possibile che i bambini facciano difficoltà a memorizzare luoghi geografici, date ed epoche storiche, così come manifestare problemi nell’apprendimento delle lingue straniere, a causa della mancata corrispondenza tra pronuncia e scrittura.

Le difficoltà di lettura possono essere indicative di una dislessia, mentre le difficoltà nella scrittura possono far sospettare la presenza di disgrafia e/o disortografia

AREA LOGICO-MATEMATICA E DEL CALCOLO

 L’uso dei simboli, la memorizzazione delle regole esecutive per i calcoli e per le “tabelline”, insieme alla capacità di fare inferenze logiche sulle quantità numeriche, sono conquiste lente e graduali. Queste abilità richiedono elaborazioni cognitive complesse e iniziano ad emergere più tardi rispetto all’acquisizione della lettura e della scrittura. Infatti, giunti in terza elementare, i bambini possono fare fatica in diversi ambiti, primo fra tutti leggere e scrivere i numeri, soprattutto quelli complessi e molto lunghi.

Gli errori di questo tipo si manifestano a più livelli: 

  • lettura e scrittura delle cifre numeriche, per cui è probabile che invertano le cifre (es, 1040/1004);
  • trascrizione di un numero letto;
  • attribuzione corretta dei nomi alle cifre, in modo da ricostruire l’insieme del numero (9 viene letto otto/45 viene letto cinquantaquattro);

Accanto a queste difficoltà è possibile che i bambini non riescano a imparare e ad utilizzare rapidamente i meccanismi alla base delle operazioni matematiche e, quindi, a svolgere i calcoli in modo automatico. Tali difficoltà si riflettono, di conseguenza, nell’incapacità di risolvere in modo efficiente i problemi logico-matematici. Anche l’abilità di memorizzare velocemente le tabelline è spesso compromessa, accanto a difficoltà visuo-spaziali e di orientamento che si manifestano nell’impossibilità di discriminare correttamente la sinistra e la destra, influendo negativamente sulla lettura e scrittura di numeri.

Le difficoltà manifestate dal bambini in relazione alle abilità numeriche e di calcolo potrebbero essere indicative della presenza di discalculia

 AREA COMPORTAMENTALE, EMOTIVA E SOCIO-RELAZIONALE

Le difficoltà di apprendimento hanno, inevitabilmente, delle ripercussioni sugli atteggiamenti, sui pensieri, sulle emozioni e sulle relazioni dei bambini. La frustrazione derivante dall’incapacità di apprendere le abilità strumentali, nei tempi e nelle modalità impartite dalla scuola, possono ledere molto facilmente l’autostima e l’immagine di sé dell’alunno. L’impossibilità di soddisfare le aspettative dei genitori e degli insegnanti può far sentire il bambino inadatto ed incompetente, generando un forte senso di ansia nei confronti della scuola, del rapporto con i docenti e con i compagni di classe. L’ansia può far emergere veri e propri comportamenti di evitamento, tali per cui il bambino può assumere atteggiamenti oppositivi, caratterizzati da scoppi di rabbia o, al contrario, l’alto rischio di provare sentimenti di dolore e sofferenza, può far emergere ritiro sociale e depressione

A cura della Dott.ssa M. Rosaria Mottola, Psicologa Esperta in Neuropsicologia Clinica dell’Età Evolutiva, dell’Adulto e dell’Anziano

Bibliografia

Cassini, A., Ciampalini, L.. Lis, A. (1984). La Dislessia in Italia. Età evolutiva, 5:69-85.

Tressoldi, P. (1996). Lo sviluppo della lettura e della scrittura in età evolutiva. n. 33, 43.

Lucangeli, D., Iannitti, A. & Vettore, M. (2007). Lo sviluppo dell’intelligenza numerica. Roma: Carocci.

Lucangeli, D. & Cornoldi, C. (2007). Disturbi del Calcolo. In C. Cornoldi (a cura di), Difficoltà e disturbi dell’apprendimento. Bologna: Il Mulino.

Klassen, R. M., Tze, V. M., & Hannok, W. (2013). Internalizing problems of adults with learning disabilities: A meta-analysis. Journal of learning disabilities, 46(4), 317-327.

Willcutt, E. G., & Pennington, B. F. (2000). Psychiatric comorbidity in children and adolescents with reading disability. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 41(8), 1039-1048.


PER RICHIEDERE INFORMAZIONI SUI NOSTRI SERVIZI E CORSI DI FORMAZIONI COMPILA IL SEGUENTE FORM: