LE STRATEGIE DIDATTICHE UTILI PER L’APPRENDIMENTO

LE STRATEGIE DIDATTICHE UTILI PER L'APPRENDIMENTO

LE STRATEGIE DIDATTICHE UTILI PER L’APPRENDIMENTO

Per apprendimento si intende quel processo psichico che consente una modificazione durevole del comportamento per effetto dell’esperienza. Con questa definizione si escludono tutte le modificazioni di breve durata  dovute a condizioni temporanee, episodi isolati, eventi occasionali, fatti traumatici, mentre il riferimento  all’esperienza  esclude tutte quelle modificazioni determinate  dai fattori innati o dal processo biologico di maturazione (Umberto Galimberti). Si è soliti distinguere due tipi di apprendimento:

  • L’apprendimento associativo: detto anche semplice o meccanico, fondato sulla relazione stimolo-risposta, che mette capo alla formazioni di abitudini. Esso comprende il condizionamento classico, il condizionamento operante e l’apprendimento di risposte combinate;
  • L’apprendimento cognitivo: detto anche complesso , che coinvolge funzioni psichiche superiori come la percezione, l’intelligenza e in generale i processi cognitivi propri dell’uomo ed in modo molto limitato per alcuni mammiferi superiori.

Per quanto riguarda l’apprendimento cognitivo ne esistono di due tipi:

  • Nel primo tipo il soggetto acquisisce dei contenuti mentali e l’esperienza non va a modificare direttamente il comportamento: un soggetto può impadronirsi di una conoscenza e farne uso a distanza di tempo;
  • Nel secondo tipo di apprendimento cognitivo è dato dall’ insight (intuito).

I NUOVI CONTESTI DI APPRENDIMENTO

La società contemporanea non è una società che si regge su conoscenze solide e durature, piuttosto essa si regge sulla velocità dei cambiamenti, su un progresso i cui ritmi sono serrati, che richiede continui aggiornamenti delle conoscenze e delle competenze. Questo quadro sociale e lavorativo impone alla ricerca didattica di trovare efficaci strategie d’intervento non più focalizzate soltanto sui contenuti, ma anche sui metodi dell’apprendimento. Dobbiamo essere sempre pronti ad acquisire e usare nuove modalità di organizzazione delle informazioni, cioè quelle “nuove regole” di cui parla Bateson. Gregory Bateson ha introdotto il concetto di deutero-apprendimento nella sua analisi del comportamento umano ed animale, per descrivere il processo, contestuale a quello dell’imparare, attraverso su cui si si impara ad imparare, si tratta di una duttilità mentale a cui la scuola tradizionale costruita sulle conoscenze e non sulle competenze, non è in grado di rispondere, questa capacità che tutti devono acquisire indipendentemente dall’età, colloca la questione dell’insegnamento-apprendimento su un percorso senza fine che dura tutta la vita e che supera i confini delle mura scolastiche.

GLI OBIETTIVI E LE STRATEGIE DEL SISTEMA EDUCATIVO PER L’APPRENDIMENTO

Alla luce delle più recenti teorie  pedagogiche l’obiettivo cui dovrebbe tendere il sistema educativo è la trasmissione di:

  • contenuti, su cui puntava la didattica tradizionale, che vengono chiamati oggi “Know what” (sai cosa). Essi appartengono all’ambito cognitivo dell’apprendimento che consiste nelle conoscenze dichiarative (concetti, significati, idee, nozioni, informazioni, ecc)
  • valori, in cui credere a cui tendere, anch’essi cari alla didattica tradizionale che devo fungere da faro nel comportamento della quotidianità e sono funzionali allo sviluppo della persona nella sua globalità.
  • competenze o abilità, chiamate Know how (saper fare), che consistono nel saper mettere in pratica in maniera cosciente, efficace e creativa le conoscenze acquisite.

La nuova didattica, dunque, non abbandona del tutto quella tradizionale. I contenuti ed i valori restano obiettivi importanti ed imprescindibili dell’insegnamento-apprendimento. Un altro fattore importante nelle strategie didattiche efficaci è quello della continuità educativa, il concetto fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza “salti o incidenti”: ogni momento formativo  deve essere legittimato dal precedente per ricercare successive ipotesi educative, ricche di senso e di significato per l’autentica, armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dallo studente. La continuità educativa non prevede un  processo di apprendimento che comporti dei diversi livelli caratterizzati da specifici obiettivi , ma bensì:

  • una  visione multidimensionale del soggetto, volta a valorizzare le competenze acquisite e le specificità di ogni scuola;
  • la garanzia al diritto, per l’alunno, di un percorso formativo organico e completo;
  • una conoscenza reciproca dei programmi, ai fini di rendere più armonici gli stili educativi e le modalità di apprendimento.