Il Learning Loss: la Perdita dell’Apprendimento

Il Learning Loss la Perdita dell'Apprendimento

Il Learning Loss: la Perdita dell’Apprendimento

Capita molto frequentemente che negli studenti si perdano i livelli di conoscenze, ossia le abilità apprese iniziano ad essere meno salde e le competenze meno solide. Questo perché le ricerche hanno dimostrato che l’interruzione dei percorsi di apprendimento per periodi prolungati possono generare queste criticità.

A sostegno di questa affermazione è uno studio USA basato su 40 ricerche, sui risultati ottenuti dagli alunni nelle prove standardizzate sostenute a primavera e di nuovo al rientro della pausa estiva. Questo team di studiosi – Harris Cooper, Barbara Nye, Kelly Charlton, James Lindsaye, Scott Greathouse -, ha scoperto che l’effetto della pausa estiva non solo è dannoso a livello generale per tutte le materie scolastiche. Risulta esserlo più per materie quali matematica, soprattutto calcolo matematico, e l’ortografia.

La ricerca ha inoltre evidenziato che a influenzare l’esito dell’apprendimento insorgono altri fattori come la possibilità di accedere a diversi materiali, per via della disponibilità economica della famiglia dello studente. Ad esempio la possibilità di frequentare scuole estive o il procurarsi altro tipo di materiale, quindi il vivere in contesti svantaggiati comprometterebbe l’apprendimento nei periodi di sospensione scolastica.

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Cos’è l’Apprendimento?

Nel suo termine specifico l’apprendimento è un’acquisizione di una o più cognizioni delle nozioni necessarie ad un individuo per conseguire o migliorare le proprie conoscenze.

Lo sviluppo dell’apprendimento inizia già a due anni con lo sviluppo del linguaggio e poi evolve con successivi processi spontanei o indotti. La psicologia e la pedagogia hanno prodotto numerose teorie interpretative, ma sicuramente emergono tre grandi scuole che hanno dato il loro massimo contributo:

  • Il Comportamentismo: è una teoria che si è sviluppata nell’ambito della psicologia, principalmente in America. Tra i principali esponenti troviamo Pavlov, Watson, Thorndike e Skinner. L’idea è che l’individuo è un organismo plasmabile e che l’apprendimento avviene mediante stimoli che pervengono al soggetto tramite ambiente esterno.

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  • Il Cognitivismo: tra i principali esponenti ricordiamo Barlett e Tolman. Afferma che lo studio della mente e dei suoi processi, sembrano essere gli unici elementi in grado di spiegare il funzionamento di attività cognitive superiori. Come l’uso del linguaggio, della memoria, le dinamiche percettive, il ragionamento e il problem solving. Nell’approccio cognitivista, si parla di METACOGNIZIONE per definire il processo attraverso il quale si è consapevoli di ciò che si conosce. Tale consapevolezza si riflette sulle attività cognitive richieste da diversi tipi di compiti e sulle strategie per affrontarli.

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  • Il Costruttivismo: Piaget, Vygotskij e Bruner sono considerati i padri di questa teoria. La quale mette in evidenza l’adattamento dell’individuo all’ambiente come forma di conoscenza. Il concetto di ACCOMODAMENTO, prevede che un bambino sia in grado di imitare il comportamento altrui per modificare il proprio. In pratica esso ipotizza una serie di strutture psichiche che permettono di costruire in modo personale di interpretare la realtà. Ciascun individuo, mediante la propria visione personale di essa, riesce a decodificarla e a darle un senso, apprendendo quindi dall’interazione dell’ambiente.

L’apprendimento si avvale di altri requisiti necessari per ampliare le conoscenze e gli elementi necessari al processo di apprendimento sono: la memoria, l’attenzione, le funzioni esecutive, la motricità fine.

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Come contrastare il fenomeno del Learning Loss?

Dal 31/12/2019 abbiamo vissuto anni di dura pandemia. Il Coronavirus è stato anch’esso un elemento sfavorevole al processo di apprendimento, in particolare, la sospensione della scuola in presenza: una delle misure più utilizzate dai governi per contrastare la pandemia.

Il 25/3/2020 l’UNESCO ha stimato che 184 paesi avevano chiuso le scuole e più dell’80% di studenti di diversi livelli scolastici ne sono stati coinvolti. Gli allievi che hanno maggiormente subito le conseguenze della trasformazione scolastica per via dell’uso su device e connessione a internet, sono stati quelli con più svantaggi a livello socioeconomico.

A far fronte a questa situazione di perdita dell’apprendimento con conseguente dispersione scolastica,  sono sorti vari progetti in diverse città d’Italia. Queste iniziative hanno riguardato soprattutto attività extrascolastiche e di recupero. Ad esempio nei vari comuni italiani, soprattutto nel periodo della pandemia, sono stati assegnati PC, strumenti informatici e voucher per l’accesso ad internet a chi non ne aveva la possibilità.

Inoltre Save the Children, nell’ambito del contrasto alla povertà educativa, si è avvalso di un approccio di tipo multidimensionale, per promuovere una maggiore equità nell’accesso ai servizi socio-educativi per famiglie e bambini. L’obiettivo era intercettare le fasce sociali più a rischio.

Infine anche durante il periodo estivo si sono realizzate varie proposte per recuperare apprendimenti, rafforzare la socialità, contrastare la povertà educativa digitale.

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