Il Transfert degli apprendimenti

Il Transfert degli apprendimenti

Il Transfer viene definito come una capacità o anche una strategia cognitiva fondamentale nel “trasferire” conoscenze e competenze da un contesto all’altro, nello specifico, un transfer nell’apprendimento si verifica quando una determinata acquisizione precedente è in grado di influenzare un apprendimento successivo.

Lo studio sperimentale del transfer, risale all’inizio del secolo scorso quando sono state condotte in campo psicologico  le prime verifiche empiriche  e sono iniziate le riflessioni sulle funzioni di questa particolare abilità cognitiva da parte dello psicologo statunitense Thorndike (1874-1949), la “gabbia problema”è lo strumento scientifico che ha usato per i suoi esperimenti.

Un gatto affamato viene rinchiuso nella gabbia, mentre può osservare a vista il cibo che si trova esternamente ad essa: l’animale adotta determinati comportamenti per uscire dalla gabbia, alcuni dei quali non danno risultato, come il graffiare le pareti, il saltare contro il tetto o il mordere le sbarre. Nella gabbia, però, ci sono dei dispositivi che ne permettono l’apertura, come la pressione di una leva o il sollevamento di un gancio, può succedere che il gatto azioni la leva o il gancio e riesca, così ad aprire la gabbia, raggiungendo il cibo.Questo comportamento dei felini porta Thorndike a formulare l’ipotesi dell’apprendimento per prove ed errori, ossia, al fine di raggiungere un determinato obiettivo, si adottano dei comportamenti l’uno diverso dall’altro,al fine di arrivare allo scopo.

Nella vita reale il transfer degli apprendimenti gioca un ruolo molto importante, e senza che ce ne accorgiamo utilizziamo questa abilità più spesso di quello che pensiamo, ad esempio, se  il fatto di aver imparato a guidare un motoscafo rende più agevole per quella persona l’apprendimento delle modalità della guida di un  trattore, si può dire che in quel soggetto si è verificato un transfer di apprendimento.

Cosa succede in ambito scolastico?

Secondo D.Ausubel, fondamentali fattori cognitivi per ogni apprendimento scolastico sarebbero le “operazioni cognitive di trasferimento ,o transfer”.

La conoscenza comprende sia l’esperienza precedente, sia gli attuali processi di apprendimento, l’aver acquisito nuove conoscenze deriva dal fatto che le conoscenze  precedenti siano logicamente significative, quindi i processi di assimilazione degli apprendimenti sono fortemente influenzati dai metodi di insegnamento e dalle prove pratiche affrontate. La metodologia utilizzata nelle scuole soprattutto all’ingresso della  scuola primaria, dove fin dall’inizio il bambino è proiettato verso l’acquisizione della capacità di leggere e  scrivere, riprende il metodo già utilizzato nella scuola materna, dove viene soprattutto allenata la manualità e la motricità fine, la lettura ad alta voce, osservare immagini e nominarle, questi esercizi di apprendimento non sono altro che i mattoncini su cui le conoscenze fino a quel momento acquisite influenzeranno l’apprendimento successivo. Anche in ambito matematico,i bambini iniziano già dai 3-4 anni a manipolare una quantità numerica, il proporre piccole prove fornirà conoscenze da poter sfruttare negli apprendimenti successivi. Da parte degli insegnanti,è opportuno richiamare i contenuti esposti in precedenti lezioni prima ancora di affrontare nuovi argomenti, si può stimolare il transfer sollecitando l’uso di strategie differenziate per assimilare contenuti diversi, come le poesie, i racconti, o anche l’ascolto di un brano musicale.

Le operazioni di transfer dell’apprendimento risultano essere più impegnative e gravose per i bambini con particolari problemi di apprendimento, perchè il creare di volta in volta il passaggio da acquisizioni precedenti a quelle successive, richiede delle abilità che in questo caso sono poco sviluppate.

All’interno dei fenomeni di transfer si distinguono casi di subfenomeni specifici e sono:

  • La generalizzazione: avviene quando due o più stimoli simili tra loro danno luogo ad una generalizzazione dall’uno all’altro, ad esempio, quando un bambino impara a chiamare “cagnolino” una creatura grossa e pelosa a quattro zampe e più avanti vedrà un grosso cane, lo chiamerà “cagnolino”.
  • La traspozizione: in questa fase gli stimoli devono essere discriminati l’uno dall’altro anche se hanno caratteristiche simili ,ad esempio schiacciare un bottone grigio-chiaro distinguendolo da uno grigio-scuro, l’abilità sta nell’imparare a non farsi confondere dalla somiglianza.
  • Warm-Up (effetto riscaldamento): data una serie di prove, grazie alla pratica e all’esercizio, il soggetto risulta più facilitato nelle prove successive.
  • L’apprendere ad apprendere (learning to learn): l’esercizio ripetuto, in circostanze diverse,in prove varie come la memorizzazione di concetti matematici o poesie, può portare ad un miglioramento nella rapidità di memorizzazione.

Altri elementi rilevanti nel processo del transfer risultano essere:

  • La metaconoscenza:è la conoscenza e la comprensione delle dinamiche attivate dai processi di apprendimento.
  • La metacognizione:è la capacità di sviluppare informazioni su risorse e competenze possedute, per utilizzarle a proprio vantaggio.

Il meta-apprendimento: è l’abilità di riflettere su come si apprende, valutando e osservando i propri stati mentali.