Le life skills per promuovere l’apprendimento

Le life skills per promuovere l'apprendimento

Le life skills per promuovere l’apprendimento

Con il termine Life Skills si fa riferimento a tutta quella serie di competenze e di abilità personali, cognitive, emotive, sociali che rendono un individuo in grado di affrontare ciò che richiede la vita quotidiana e tutti i suoi cambiamenti.

Perché sono così importanti?

Anche l’OMS aveva parlato dell’importanza di queste competenze già nel 1993 con il documento Life Skills Education In Schools. Queste capacità possono essere innate e si dividono in tre aree: emotive, relazionali e cognitive. Secondo la loro funzione si suddividono in altre sotto aree dove  si trovano altre funzioni importanti come: la creatività, il pensiero critico, il problem solving, la comunicazione efficace, la capacità di relazione, l’empatia e la gestione delle emozioni.

L’OMS dichiara che queste competenze possono essere apprese e che il periodo migliore in cui ciò possa avvenire è tra i sei e i sedici anni, perché eventuali comportamenti a rischio possono essere ancora gestiti e recuperati.

Come possono essere apprese le life skills?

Sicuramente la scuola è una palestra fondamentale per l’insegnamento e l’apprendimento di queste competenze. Il ruolo degli insegnanti è fondamentale nel veicolare le life skills. Infatti se pensiamo che un bambino già nella prima infanzia entra in contatto con altri coetanei e costruisce rapporti di condivisione, e come molto spesso capita ai bambini piccoli di bisticciare, capiamo subito che da quel momento l’insegnante ha il compito di gestire il momento ludico, stabilendo momenti sani e equilibrati favorendo lo scambio.

Anche se il giocare insieme è il primo approccio senza altre finalità nei più piccoli, a volte può capitare che questo non sempre avviene con fluidità, quindi in questo caso la presenza di una figura di riferimento che medi e funga da supervisore può ad esempio favorire l’empatia o la cooperazione tramite attività finalizzate a questo scopo.

Le metodologie specifiche per tale apprendimento

Esistono due tipi di apprendimento efficaci per stimolare le life skills e sono:

L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO

Nel modello cooperativo si forma una vera e propria comunità educativa, funzionale a superare metodi di studio individuali e competitivi, in favore di altri più produttivi e dinamici. In questo modo anche gli alunni nella scuola, potranno partecipare in maniera attiva.

Esistono certo dei passaggi obbligati da rispettare, come ad esempio l’aiuto reciproco, il senso di responsabilità, l’interdipendenza fra i membri e il non aver un ruolo fondamentale e unico, ma assumere ruoli di gestione diversa in base alle situazioni.

In definitiva con la messa in pratica dell’Apprendimento Cooperativo si otterranno dei vantaggi basati sullo sviluppo dell’autostima, la produzione di idee innovative, una maggior responsabilizzazione e il superamento dei conflitti dato che si è proiettati a raggiungere il benessere del gruppo.

LA JIGSAW CLASSROOM

Sviluppata negli anni ‘70 da Elliot Aronson, questa modalità prevede l’impegno individuale finalizzato agli impegni personali in un primo momento, mentre in una successiva fase deve essere attivato un accordo con gli altri per elaborare i prodotti condivisi.

Si tratta di un vero e proprio rapporto comunicante, dove si parte da un momento individuale, successivamente si formeranno i gruppi e infine dopo la collaborazione si attuerà una verifica del lavoro. Utilizzando questo tipo di approccio gli allievi acquisiscono numerosi benefici come: l’autostima, l’ascolto, l’empatia ed il coinvolgimento personale.

Tali metodi sono validi anche per i DSA?

La recente normativa estende la necessità di applicare adeguate strategie didattiche/metodologiche di intervento previste dalla legge 170/2010, dove si evidenzia il bisogno di trovare nuove norme e nuove scelte didattiche per alunni DSA.

La didattica inclusiva deve favorire lo sviluppo delle life skills, perché con esse i benefici in termini di autostima e apprendimento negli allievi con DSA sembrano avere effetti positivi.
L’apprendimento cooperativo, trasforma gli allievi in protagonisti attivi e al centro della costruzione della loro conoscenza, attraverso la responsabilizzazione di ogni allievo nel lavoro di gruppo, per l’ottenimento di un obiettivo condiviso, di conseguenza il sentirsi parte significativa di un gruppo, permette la crescita delle competenze sociali, cognitive, collaborative.