La discalculia nell’adulto: sintomi e trattamento
Cos’è la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento caratterizzato dalla difficoltà di svolgere operazioni aritmetiche di base in individui normalmente scolarizzati, in assenza di compromissione delle altre forme di ragionamento logico e di simbolizzazione.
Gli errori più frequenti nella discalculia sono:
- errori di natura visuo-spaziale;
- errori nella comprensione, lettura e scrittura dei numeri sotto dettatura;
- errori nell’identificazione dei rapporti tra le cifre all’interno di un numero;
- errori nel recupero rapido delle tabelline dalla memoria a lungo termine;
- errori nel mantenimento e recupero di procedure e strategie di calcolo;
- errori nell’applicazione del corretto segno operazionale.
Molto spesso la discalculia si manifesta associata alla dislessia, più raramente in forma pura; nel primo caso, gli errori più frequenti si riscontrano in compiti di natura verbale mentre, nel secondo, in compiti nei quali sono implicate le abilità visuo-spaziali e psicomotorie.
Discalculia nell’adulto
Solitamente, la discalculia emerge con evidenza già in età pre-scolare o durante i primi anni di scolarizzazione. Se non diagnosticata o tratta correttamente, tuttavia, può portare ad effetti e conseguenze negative anche in età adulta, sia nel contesto lavorativo che nello svolgimento di azioni fondamentali nella vita quotidiana.
In particolare, tra le principali difficoltà riscontrate dalle persone affette da discalculia, vi sono:
- Difficoltà nello svolgere a mente le operazioni di base (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione);
- Difficoltà nella gestione del denaro;
- Difficoltà di time management e mancanza di puntualità;
- Scarsa capacità di orientamento;
- Difficoltà a ricordare elementi di natura numerica (es: punteggio di un gioco, date, orari, numeri di telefono, ecc.)
- Difficoltà a imparare ed eseguire gesti motori in sequenza;
- Problemi nella lettura di grafici, schemi e diagrammi;
- Difficoltà nell’utilizzo di software per il calcolo e l’organizzazione di dati (es: fogli di calcolo, software documentali, database ecc.)
Nell’ambito lavorativo, le continue difficoltà sperimentate ogni qualvolta all’individuo venga richiesto di svolgere una mansione o un compito che richieda il calcolo matematico possono provocare nella persona affetta da discalculia una percezione di inadeguatezza che può condurre a una forte sensazione di ansia, da un punto di vista psicologico, e a una tendenza all’evitamento e all’isolamento sociale, dal punto di vista comportamentale.
Gli effetti della discalculia
Come abbiamo visto, la discalculia nell’adulto può condizionare negativamente molti aspetti della vita sia personale che professionale.
In primo luogo, a risentire delle difficoltà legate alla capacità di calcolo è, certamente, la sfera dell’istruzione e dell’occupazione. Sia durante gli anni della scolarizzazione sia una volta entrati nel mondo del lavoro, infatti, il rendimento di una persona (e il giudizio che gli altri hanno della sua performance) è inevitabilmente influenzato dalla sua capacità di svolgere ragionamenti e operazioni che, agli occhi dei compagni di classe, degli insegnanti o dei colleghi, risultano elementari.
Di conseguenza, anche la sfera sociale può essere coinvolta, poiché gli individui affetti da discalculia, consci delle proprie difficoltà, sviluppano spesso importanti problemi di autostima e, di conseguenza, fanno più fatica ad aprirsi agli altri e instaurare nuove relazioni di amicizia.
Inoltre, le capacità matematiche sono spesso associate al time management e all’organizzazione dei task: chi è affetto da discalculia, si trova quindi in profonda difficoltà nello stimare e misurare il tempo che passa e, quindi, a pianificare correttamente impegni e scadenze.
Infine, in molti casi le persone affette da discalculia hanno problemi di orientamento e coordinazione fisica, il che può tradursi in un maggiore rischio di perdersi e una maggiore difficoltà a seguire indicazioni e stimare distanze tra sé ed eventuali punti di riferimento.
Trattamento della discalculia nell’adulto
Il primo passo per affrontare la discalculia, nel bambino così come nell’adulto, è prendere coscienza del disturbo e richiedere una diagnosi presso uno specialista (psicologo, neuropsicologo o neuropsichiatra).
Una volta che il disturbo è stato correttamente diagnosticato, è possibile intraprendere un percorso di riabilitazione neuropsicologica per migliorare le capacità di calcolo e, allo stesso tempo, intervenire sugli eventuali effetti psicologici che il deficit ha causato nell’individuo (ansia, bassa autostima, abbassamento del tono dell’umore, e così via).
Per quanto riguarda l’aspetto puramente pratico, ovvero lo sviluppo delle capacità deficitaria, anche in età adulta è spesso utilizzato il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) di Feuerstein, il metodo più diffuso per il trattamento di DSA. Il PAS si compone di quattordici strumenti, ciascuno finalizzato allo sviluppo di precise funzioni cognitive, pensati con l’obiettivo di fornire all’individuo occasioni nuove (e in contesti diversi da quelli usuali) per sperimentare le proprie capacità e riflettere sui processi cognitivi che avvengono durante l’apprendimento.
Per approfondire
La discalculia in età adulta rappresenta un disturbo particolarmente problematico soprattutto in assenza di una diagnosi. Per questo motivo, per chi si occupa di disturbi specifici dell’apprendimento è fondamentale avere tutti gli strumenti necessari a riconoscere i segnali precoci di una possibile difficoltà nello svolgimento di calcoli e operazioni matematiche.
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