DISLESSIA, ANCHE UN BUON FONT AIUTA

FONT E DISLESSIA

DISLESSIA, ANCHE UN BUON FONT AIUTA

Con il termine Font si fa riferimento ad uno specifico tipo di carattere tipografico relativo agli strumenti tecnologici. Ogni carattere tipografico si caratterizza per un certo stile grafico. I programmo di scrittura  o di grafica, consentono di scegliere tra numerosi font che si differenziano per i diversi elementi grafici che ne caratterizza lo stile. Tra i Font più conosciuti, possiamo ricordare Times New Roman, Arial, Calibri, Verdana di Word.

Il carattere di stampa sembrerebbe influenzare decisamente il testo che un individuo sta leggendo; oltre a influire sulla leggibilità del testo, sembrerebbe essere in grado di influenzare ampiamente la comprensione del testo. Ciò sembrerebbe funzionare sia per gli individui senza disturbi di lettura che nei casi di dislessia.
Diversi studi hanno dimostrato l’utilità degli strumenti tecnologici come supporto alla dislessia, tuttavia, non sempre i caratteri di scrittura presentano la stessa facilità di lettura e vi sono Font che possono rendere la lettura più facile.
Sembrerebbero ad esempio preferibili i Font Sans Serif (senza grazia, poiché il trattino orizzontale tenderebbe a oscurare la forma delle lettere ). Sconsigliato ad esempio il comunissimo Times New Roman.
Preferibile il Form Aria ldi Word che consente una capacità di lettura più immediata.
Il Font utilizzato dovrebbe avere un formato grande e sarebbe preferibile l’uso del grassetto. Utile inoltre la strategia  di avvalersi di colori differenti per illustrare concetti differenti, raggruppando le parti dello stesso concetto con un colore univoco.
Attualmente esisterebbero diversi Font. Tra di essi:
•    Bianconero, ad alta leggibilità per i dislessici e gratuito  per tutte le istituzioni e i privati, non a fini commerciali
•    Easyreading, che permette di evitare l’effetto dell’affollamento
•    Opendyslexic, attraverso l’effetto zavorra, sembrerebbe permettere un effetto ancora alla lettere sulla riga

Essi si caratterizzano soprattutto per:
•    Marcata differenziazione di lettere che creano ambiguità (p-b, p-q, a-e)
•    Maggiore larghezza delle lettere
•    Spazi tra le lettere che variano a seconda della dimensione della lettera stessa (per evitare spazi bianchi tra le lettere)

Questi Font rappresentano degli ausili molto utili per gli individui dislessici che riescono così a poter leggere i diversi file, scrivere correttamente e navigare sui siti internet e permettono a tutti di avvalersi di uno dei propri diritti: il diritto di leggere.

A cura della dott.ssa Sara D’Ambrosio, Psicologa e Tutor DSA


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